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Concime organico a lenta cessione ad alto contenuto di azoto
Componente fondamentale della Cornunghia è la cheratina (costituente dei capelli, dei peli, delle unghie, ecc.) sostanza chimicamente molto affine all’albumina, di cui ha pressappoco la composizione centesimale, fatta eccezione per lo zolfo che vi rientra in percentuali molto variabili (da 0,7 a 5). Gli altri elementi vi figurano all’incirca in queste percentuali:
L’azoto della Cornunghia non supera il 16% e diminuisce fino al 13% con l’aumentare dei gradi di raffinamento e quindi delle impurità.
In presenza d’acqua la Cornunghia granulare si rigonfia notevolmente, quindi macera, lasciando nel terreno meati e cavità che lo rendono aerato e singolarmente più adatto alla respirazione radicale ed ai processi di ossigenazione.
Per opera di batteri nitrificanti nel suolo la cheratina dà luogo a processi di sdoppiamento e successivamente ad ammoniaca ed anidride carbonica. L’ammoniaca viene facilmente trattenuta dal terreno che ha per essa un alto potere assorbente, quindi nitrifica ed assimilata dalle piante; l’anidride carbonica, non trovando in terreno libera uscita, esercita una pressione sui menischi e sulle pareti degli spazi interni, provocandone l’allargamento. Il terreno lievita, come si dice, rigonfia e diventa poroso a somiglianza della pasta del pane: si rende più atto agli scambi gassosi ed in genere alla vita vegetale. Da questo punto di vista la Cornunghia partecipa a quell’azione riscaldante del terreno propria di tutte le concimazioni organiche in sommo grado del letame.
Sull’attitudine alla nitrificazione della Cornunghia gli studi di Munz e Girard dimostrerebbero che il corno ha una velocità di nitrificazione un po’ più rapida di quella del letame di vacca e minore della metà di quella del solfato ammonico; riteniamo però che in terreno il fenomeno possa subire delle deviazioni e sia degno di nuovi studi. Resta tuttavia assodato che la Cornunghia cede gradualmente il suo azoto alla pianta senza provocare eccessivi sviluppi erbacei e disquilibri funzionali. Somministrata direttamente alla semina, nei lavori preparatori del terreno, essa accompagna la pianta attraverso tutti gli stadi vegetativi, compresa la maturazione del seme ed è opinione dei pratici che essa aumenti il rendimento in confronto di altri concimi che provocano uno sviluppo lussureggiante ma che si esauriscono troppo presto o vengono dilavati dalle acque.
Contenendo il 50% di carbonio anche la Cornunghia favorisce notevolmente la vita batterica, offrendo la materia carbonata che i batteri fissatori dell’azoto atmosferico elaborano per la generazione dei nitrati.
Non dà luogo a reazioni fisiologiche che tendano ad aumentare l’acidità del suolo; questo spiega perché essa trovi utile impiego – con l’aggiunta di calce – in terreni stanchi o acidi per lunghe sommersioni, per i quali l’uso di certi concimi – solfato ammonico tornerebbe dannosissimo.
Consociata ad altre sostanze (perfosfati, cloruri, solfati) non origina riscaldamenti di massa o reazioni interne che provochino perdite o degenerazioni Essa si presta quindi ottimamente ad essere adoperata in mescolanza.
Per quanto riguarda le proporzioni da usare è nostra opinione che caso per caso, a seconda della natura del terreno e dei metodi di coltura, l’agricoltore intelligente, debba variare i quantitativi dei concimi adoperati; confessiamo pertanto la nostra scarsa simpatia per le formule fatte. A seconda delle condizioni in cui la coltura precedente lascia il terreno, si ha tutta una serie di casi diversi che meritano di essere singolarmente esaminati prima di stabilire la qualità e la quantità delle concimazioni. Basterà qui accennare come la Cornunghia venga per lo più adoperata in ragione di 200 – 250 Kg per ettaro.
Le caratteristiche della Cornunghia sono molteplici: infatti, oltre ad apportare una alta percentuale di azoto organico, lo rilascia lentamente e, pertanto, essendo un concime a lenta cessione, sostiene la coltivazione durante tutto il ciclo vegetativO. Essendo un prodotto idroscopico, trattiene l’umidità cedendola, gradatamente, in periodi di carenza di piogge e di perdurante siccità. Oltre a queste prerogative la Cornunghia è anche un ottimo fissatore di colore e, per questa facoltà, viene impiegata in coltivazioni di varietà di fiori e nei prati ornamentali.
Incrementa notevolmente la micro – flora e la micro – fauna del terreno, riformando l’humus e rendendo, conseguentemente, il terreno molto soffice favorendo l’areazione dell’apparato radicale.
Può essere fornita sia naturale che torrefatta ed in diverse granulometrie, per soddisfare ogni esigenza e qualsiasi tipo di coltivazione.
Azoto organico (N): 13-14%
DESCRIZIONE ANALISI | RISULTATO | UNITA’ DI MIS. |
Azoto tolale come N | 15,2 | % |
Azoto organico | 14,8 | % |
Azoto nitrico come N | <LD | % |
Azoto ammoniacale come N | 0,16 | % |
Azoto ureico | 0,04 | % |
Anidride fosforica tot. come P205 | 0,285 | % |
Ossido di potassio solubile in acqua come K20 | 0,145 | % |
pH | 6,88 | Umidità |
Contenuto in acqua | 11,0 | % |
Carbonio organico umificato come C | 0,75 | % |
Carbonio organico come C | 47,4 | % |
Rame come Cu | 15,8 | mg/kg |
Zinco come Zn | 33,8 | mg/kg |
Calcio come Ca | 0,221 | % |
Ferro come Fe | 0,196 | % |
Magnesio come Mg | 346 | mg/kg |
Boro come B | 11,9 | mg/kg |
Acidi umici | 1,31 | % |
Anidride fosforica solubile in acqua come P205 | 0,126 | % |
Anidride fosforica solubile in acqua e citrato ammonico neutro come P205 | 0,239 | % |
Anidride solforica solubile in acqua come S03 | 0,07 | % |
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